Purim

Scopri quando cade Purim in Italia, negli anni 2019, 2020 e 2021





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Purim da mercoledì 20 a giovedì 21 marzo da lunedì 9 a martedì 10 marzo da venerdì 26 a sabato 27 febbraio

La festività ebraica di Purim cade il 14 del mese di Adar, che nel calendario gregoriano corrisponde a un periodo compreso tra febbraio e marzo. La festa commemora il salvataggio del popolo ebraico nell’antico Impero perso da quello che avrebbe potuto essere uno dei primi genocidi.


La Meghilla (il libro di Ester)

La storia di questo salvataggio viene raccontata nel libro di Ester, la Meghilla, che si trova all’interno di uno dei libri che compongono i Ketuvim. Secondo il racconto, Mardocheo riuscì a salvare il re Assuero da un complotto di corte, che per premiarlo lo eleva di rango.

Quando il re incontra la cugina di Mardocheo, Ester, se ne innamora e decide di sposarla. La donna, che era orfana ed ebrea, diventa così regina. Amàn, che a quel tempo era il consigliere del re, era geloso di Mardocheo, e non perse occasione per manifestare quest’odio quando quest’ultimo rifiutò di inginocchiarsi davanti al lui, rifiuto dettato dal fatto che gli ebrei si inginocchiano solo davanti al proprio Dio.

Così, Amàn ordinò il massacro di tutti gli ebrei, senza distinzione di genere o di età. Il massacro è stato evitato grazie alla regina Ester, che convinse il marito a rinunciare allo sterminio degli ebrei. Recandosi dal re senza essere stata convocata, Ester rischiava di mettere la sua vita in pericolo e per questo chiese al popolo ebraico di digiunare per tre giorni e tre notti.

Alla fine della terza notte, la donna andò dal re, ottenendo non solo la protezione del popolo ebraico, ma addirittura la condanna a morte di Amàn, mentre suo cugino Mardocheo prese il posto di consigliere del re.

Le pratiche

Per commemorare la festività, gli ebrei rivivono il digiuno di tre giorni e tre notti che Ester e il popolo ebraico vissero a causa di Amàn. Tra l’altro, la festività di Purim si divide in quattro mitzvot, ovvero quattro precetti ebraici.

Innanzitutto, alla fine del digiuno viene letta l’intera Meghilla, cioè il libro di Ester, sia la sera del 13 di Adar che la mattina del 14. Poi si dà da mangiare a parenti e amici, di solito dolci e bevande; si fa la carità ai bisognosi; e si prepara un grande pasto in cui si mangia e si beve più del solito.