San Silvestro

Scopri quando cade San Silvestro in Italia, negli anni 2019, 2020 e 2021





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La notte di San Silvestro

La notte di San Silvestro è universalmente conosciuta come Vigilia di Capodanno e cade il 31 dicembre, ovvero il giorno antecedente al 1° gennaio. Questa ricorrenza non è un giorno festivo in Italia, in quanto il giorno festivo vero e proprio è il Capodanno, che cade il giorno successivo e dà inizio all'anno solare. Erroneamente, la notte di San Silvestro è spesso chiamata Capodanno, sebbene l'uso di questo termine sia sbagliato, in quanto il Capodanno vero e proprio cade il giorno successivo.

La vigilia di Capodanno prende il nome di notte di San Silvestro in onore del santo associato al 31 dicembre, ovvero Papa Silvestro, fatto santo, che morì proprio il 31 dicembre dell'anno 335 d.C., dopo essere stato pontefice di Roma per 21 anni.

Chi era Papa Silvestro?

Papa Silvestro fu pontefice di Roma in un periodo di svolta epocale, ovvero quell'arco di tempo in cui l'Impero Romano fu protagonista del passaggio dalla fede pagana a quella cristiana, ad opera dell'imperatore Costantino.

In realtà, il pontefice non fu una personalità di spicco a livello politico, anche a causa della forte personalità dell'Imperatore, il quale, a conti fatti, gestì le attività della Chiesa durante il periodo in cui Silvestro fu pontefice. Ad ogni modo, durante il suo pontificato, cadde il Concilio di Nicea, il primo concilio ecumenico della storia, in cui oltre 300 vescovi gettarono le basi per il cristianesimo, condannando il movimento eretico dell'arianesimo che si era diffuso ad Oriente.

Dieci anni dopo il concilio di Nicea, e più precisamente nel 335 d.C., papa Silvestro morì e fu sepolto nelle Catacombe di Priscilla.

La notte di San Silvestro in Italia

Sebbene la vigilia di Capodanno sia anche conosciuta come notte di San Silvestro, è chiaro che l'importanza della notte a cavallo fra il 31 dicembre e il 1° di gennaio non è strettamente legata alla religione. In effetti, ciò che si festeggia non è la figura di San Silvestro, bensì la fine dell'anno solare, scandita dal famoso countdown che accompagna gli ultimi secondi dell'anno e proietta all'anno successivo che inizia a mezzanotte.

La vigilia di Capodanno, in Italia, è festeggiata in una maniera molto simile a quella della vigilia di Natale. È consuetudine riunirsi con amici e parenti per il "cenone di Capodanno", conosciuto anche come "veglione di Capodanno". Durante questa cena, si consumano piatti tipici quali lo zampone, il cotechino e le lenticchie.

Terminata la cena, i festeggiamenti possono continuare in casa o nelle piazze. La gente si riversa all'esterno, nelle vie, nei giardini e nelle piazze in attesa della mezzanotte che segna il momento di passaggio tra l'anno vecchio e quello nuovo.

I comuni spesso organizzano concerti in piazza con ospiti più o meno importanti. Si festeggia cantando e ballando in attesa del momento del countdown, che è scandito dai fuochi d'artificio, dall'apertura dello spumante o dello champagne, e dai cosiddetti "botti di Capodanno", ovvero lo scoppio di petardi e fuochi d'artificio di piccole dimensioni.

Anche le emittenti televisive accompagnano questo evento con trasmissioni dedicate. A tal proposito, va anche ricordato il tradizionale messaggio televisivo a reti unificate che il Presidente della Repubblica Italiana legge agli italiani prima della cena.

La vigilia di Capodanno nel resto del mondo

La vigilia di Capodanno non è festeggiata soltanto in Italia, ma anche in gran parte del mondo occidentale e anche in alcuni paesi orientali, a causa della globalità assunta da questa festa, oggi considerata la più importante al mondo.

I festeggiamenti sono perlopiù identici in tutti i paesi: concerti nelle piazze, countdown in attesa dell'anno nuovo e in qualche occasione scambio di auguri e di regali. Nei paesi orientali quali il Giappone, è usanza far visita ai templi scintoisti, durante la ricorrenza che prende il nome di Omisoka.

Altre ricorrenze caratteristiche le troviamo in Scozia, dove i vicini fanno visita gli uni agli altri e si scambiano gli auguri per l'imminente anno nuovo; e in Spagna, dove è consuetudine mangiare 12 chicchi d'uva, uno per ogni mese dell'anno, come buon auspicio per l'anno che verrà.