Festa della Mamma

Scopri quando cade la Festa della Mamma in Italia, negli anni 2018, 2019 and 2020





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Festa della Mamma domenica 12 maggio domenica 10 maggio domenica 9 maggio


Festa della Mamma

La festa della mamma è una ricorrenza di natura civile che viene celebrata in tutto il Mondo, per onorare la figura materna e più in generale la maternità. Sebbene questa festività sia diffusa in moltissimi paesi, non esiste una data unica, comune a tutti, per i suoi festeggiamenti. La sua data varia da paese a paese: in Italia, la festa della mamma cade la seconda domenica di maggio, come accade in molti altri paesi del Mondo fra cui la Svizzera, l'Australia, gli Stati Uniti d'America, il Giappone e la Germania.

In Italia, la ragione di ciò va cercata nel fatto che la festa della mamma è sempre stata una ricorrenza civile, ma non un giorno festivo di riposo retribuito. In origine, questa ricorrenza era festeggiata l'8 maggio, ma a partire dal 2000 si è deciso di spostarla alla seconda domenica dello stesso mese.
Se è pur vero che in questo modo la festa della mamma è diventata mobile, è anche vero che, cadendo sempre di domenica, le famiglie italiane hanno modo di passare questa ricorrenza insieme.

La storia e le origini della festa della mamma

Durante tutta la storia dell'umanità, è possibile rinvenire diverse tradizioni che in qualche modo possono somigliare alla festa della mamma. Tuttavia, possiamo affermare senza ombra di dubbio che la festa della mamma come la conosciamo oggi è una ricorrenza moderna, nata da esigenze moderne quali l'appello alla pace fra i popoli, in nome di una figura - quella materna - comune a tutta l'umanità.
Le origini più antiche sono quelle statunitensi. Ne troviamo già traccia nel lontano 1870, ad opera della pacifista Julia Ward Howe, la quale propose la "giornata della madre per la pace" come iniziativa contro la guerra.
La sua proposta, tuttavia, non ebbe il successo sperato e bisognò attendere oltre trent'anni perché "The Mother's Day" prendesse vita. Accadde ad opera di Anna Jarvis, che nel 1908 ottenne l'autorizzazione per un memoriale in onore di sua madre - Ann Reeves Jarvis - la quale era stata un'attivista per la pace, durante la guerra civile statunitense, che aveva aiutato soldati feriti di entrambi gli schieramenti.
Anna Jarvis aveva iniziato la sua campagna per il riconoscimento di un giorno di festa nazionale già nel 1905, ovvero l'anno della morte della madre. Dovette attendere cinque anni prima che diversi Stati, fra cui la Virginia (stato natale di sua madre), riconoscessero l'importanza della figura materna, istituendo per la prima volta nella storia una giornata di festa espressamente dedicata a tutte le madri e all'amore materno.
Solo nel 1914, il presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson promulgò il disegno di legge che certificava la nascita della festa della mamma, e scelse come sua data la seconda domenica di maggio, data rimasta invariata in molti paesi che hanno mutuato tale ricorrenza dagli Stati Uniti d'America.

La festa della mamma in Italia

In Italia, l'usanza di festeggiare la festa della mamma nasce negli anni '50. Le origini italiane di questa ricorrenza sono di due diverse nature: da una parte abbiamo la spinta commerciale, con la festa della mamma espressamente ispirata ai festeggiamenti che già da quarant'anni si svolgevano negli USA. Dall'altra abbiamo la spinta religiosa, che celebra la mamma come valore cristiano, ispirandosi non tanto alla singola figura materna, ma a quella di Maria, madre di Gesù.

Nel nostro paese, la festa delle mamme rimane una delle ricorrenze più amate e durante tale giornata si svolgono numerose iniziative, molte delle quali di natura solidale. La più famosa in ambito nazionale è quella voluta dall'AIRC, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Durante i festeggiamenti in piazza, è possibile acquistare le azalee dell'AIRC, il cui ricavato va a favore della ricerca.

Nelle scuole, invece, i bambini sono chiamati ad onorare la figura materna con lavoretti fatti a mano che vengono poi donati alle rispettivi madri in segno di affetto e di rispetto.